isocinetica per la riabilitazione fisioterapica
L’isocinetica è un macchinario che può essere utilizzato per la riabilitazione fisioterapica, molto diverso rispetto ai tipici macchinari isotonici. Le sue caratteristiche, che in questo e nei prossimi articoli andremo ad analizzare, consento di ottenere benefici enormi soprattutto in termini di tempi di recupero.
La caratteristica principale del macchinario isocinetico è che non consente di dare accelerazioni al movimento. Se la persona prova ad aggiungere forza al movimento, con l’obiettivo di sollevare il peso più velocemente, il macchinario restituisce istantaneamente una resistenza uguale e di direzione contrario al movimento che la persona sta effettuando.
Questo significa che l’isocinetica permette di fare un movimento a velocità sempre costante, ma con resistenza variabile ed ottimizzata per la forza che il soggetto è in grado di esprimere in quella seduta, in quel determinato periodo del percorso riabilitativo.
Ecco perché l’isocinetica permette di dimezzare i tempi di recupero rispetto ai comuni macchinari di palestra.
I comuni macchinari di palestra hanno una resistenza che è sempre costante (se metto 5 kg di peso come resistenza, sempre 5 kg rimango) e, se voglio dare una accelerazione al sollevamento del peso, nelle fasi di movimento che mi risultano più facili, lo posso fare (purtroppo). Dico purtroppo perché questo non rende realmente personalizzata e ottimizzata la resistenza per lo stato fisico in cui si trova la persona. Allungando di conseguenza anche i tempi di recupero.
Il macchinario isocinetico inoltre ci fornisce un grafico oggettivo della:
Questi dati sono importantissimi perché sono oggettivi (è il soggetto che spinge, non c’è la minima influenza da parte dell’operatore). Il test è ripetibile con le medesime impostazioni delle volte precedenti, e ci permette di verificare nel tempo i progressi della persona, facendogli vedere i cambiamenti, sia con i numeri che con i grafici forniti dal macchinario.
Naturalmente anche questo macchinario ha dei limiti, come:
Cosa vuol dire che il macchinario isocinetico è poco realistico? Vuol dire che in natura, i gesti quotidiani così come i gesti sportivi non avvengono mai a velocità sempre uguale e costante.
Ecco che, anche questo tipo di allenamento (così come quello classico eseguito con i macchinari di palestra) necessita la trasformazione della forza acquisita con un allenamento propriocettivo. L’allenamento propriocettivo ci consente di migliorare la coordinazione delle catene muscolari e di “adattare” l’incremento di forza ottenuto con l’isocinetica, in modo armonico con tutto il resto del corpo.
E soprattutto è l’unico test nel campo della riabilitazione che fornisce dei dati realmente oggetti, quindi viene esclusa ogni variabile condizionata dall’esperienza del fisioterapista.
Se vuoi ricevere più dettagli sull’isocinetica o per prenotare una valutazione fisioterapica in un Centro Kinesis Sport scrivimi pure un’email.
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