Il massaggio perineale preparto da effettuare in gravidanza riduce il rischio di lacerazioni ed episiotomie
Perchè è utile effettuare il massaggio perineale preparto.
Il massaggio perineale è una tecnica per elasticizzare il perineo, ovvero la muscolatura attorno agli sfinteri, in preparazione al parto. Questa pratica faciliterà il passaggio del feto nel canale del parto, rendendo i tessuti più flessibili ed elastici. Renderà inoltre meno probabile il rischio di lacerazione o di episiotomia (il taglio effettuato per facilitare l’uscita del bebè).
Lo scopo principale della tecnica è quella di allenare la mamma a rilassare la muscolatura ed elasticizzare gli strati fibrosi del pavimento pelvico. In questo modo lo spesso e rigido tessuto ricco di lipidi si trasformerà in uno strato muscolare più sottile ed elastico.
Il massaggio non rende in alcun modo permanente la larghezza del canale del parto, anzi, riducendo l’incidenza di lacerazioni ed episiotomie, si eviteranno danni permanenti al pavimento pelvico. Infatti un episiotomia o una lacerazione spontanea danneggerà in modo permanente la muscolatura, lacerando anche terminazioni nervose e creando tessuto cicatriziale, di caratteristica poco elastica. È utile infatti praticare similmente anche il massaggio delle eventuali cicatrici post parto, per evitare disturbi come dispareunia, ovvero dolore ai rapporti e ipotono della muscolatura post parto.
Questo tipo di pratica è indicata a tutte le future mamma a partire dalla 34esima settimana di gravidanza, quindi circa quattro/sei settimane prima della presunta data del parto.
Un professionista può eseguire in prima persona il massaggio perineale, ma altrettanto importante è farsi insegnare come eseguirlo in autonomia a casa. La futura mamma imparerà a prendere coscienza della zona e a rilassarla e potrà eseguire il massaggio perineale 2 o 3 volte a settimana per 10 minuti da sola.
In abbinamento ai massaggi non scordarti di pensare anche alla tonicità del pavimento pelvico andando ad eseguire un programma di esercizi. Per approfondire l’argomento leggi questo articolo.
Questa pratica sembra aver avuto origine negli anni ’80, quando il Dott. Welheim Horkel era in missione in Nigeria. Il Dottore notò infatti come, in condizioni igieniche precarie, le lesioni dovute al parto potevano diventare fatali per le neo mamme delle tribù presso le quali si trovava. Queste donne, utilizzavano delle zucche di dimensioni crescenti per allargare ed elasticizzare il proprio perineo e diminuivano così la probabilità di lesionarsi durante il parto. Tornato in Germania, il dott. Horkel replicò la tecnica utilizzando al posto delle zucche dei palloncini gonfiabili. Successivamente nacque la più moderna tecnica dei massaggi perineali.
Il massaggio è controindicato nel caso di infezioni vaginali, lesioni vaginali o se si ha un cesareo programmato. Vi sono poi alcune condizioni, tipo la placenta previa che rendono non indicata questa tecnica. Chiedere sempre al ginecologo, quindi, se vi sono controindicazioni.
Per effettuare il massaggio non si devono utilizzare creme o oli aggressivi con un PH non corretto. Meglio optare per un olio naturale, come il semplice olio di oliva. Particolarmente indicati per le loro proprietà sono l’olio di mandorle e l’olio di rosa mosqueta, consigliato anche contro le smagliature della pancia.
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Dott.ssa Baccaro Sara
Collaboratrice Kinesisport
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