fisioterapia per vertigini cervicali
Fisioterapia per vertigini da cervicale
fisioterapia per vertigini da cervicale: dal tratto cervicale alle vertigini come sintomi correlati
Sono una manifestazione clinica caratterizzata dalla presenza di vertigini con associati sintomi nell’area del collo. Non esistono dei test clinici e di laboratorio che evidenzino la presenza di questo disturbo in modo definitivo: la diagnosi viene effettuata per esclusione. Infatti, può essere difficile per i professionisti sanitari differenziare le vertigini cervicogeniche da disordini vascolari o vestibolari che possono causare lo stesso sintomo.
Le vertigini che originano dalla cervicale sono caratterizzate da:
La colonna cervicale può essere considerata la causa delle vertigini quando tutte le altre potenziali cause sono state escluse. Come dice il termine stesso “cervicogenico”, i sintomi devono essere strettamente correlati a cambiamenti nella colonna cervicale, sia per quanto riguarda la postura, che i movimenti.
Sebbene la causa sia tuttora sconosciuta, molti casi di vertigini cervicogeniche si manifestano dopo un problema traumatico, come un colpo di frusta, o sono associati a disfunzioni infiammatorie, degenerative o meccaniche del tratto cervicale. Il meccanismo che causa i sintomi non è ancora ben chiaro. Alcuni studi scientifici suggeriscono la presenza di errati input propriocettivi cervicali, ovvero una difettosa trasmissione di informazioni dai recettori della cervicale alta ai nuclei vestibolari, che risultano in un errato senso di orientamento nello spazio della testa e del collo.
La diagnosi si effettua per esclusione, in quanto non esiste un singolo test capace di identificare con certezza la causa delle vertigini. La diagnosi non può essere verificata tramite immagini radiografiche o esami di laboratorio, e nemmeno analizzando i segni e i sintomi, comuni a diverse patologie.
Per determinare se il paziente ha potenzialmente delle vertigini di tipo cervicogenico, è utile sapere se il paziente ha o ha avuto in passato patologie legate a collo e cervicale.
Inoltre, si può indagare se esiste una relazione tra i sintomi al tratto cervicale e le vertigini. La sintomatologia al collo potrebbe comparire durante la palpazione e spesso è esacerbata dal movimento. Dovrebbe diminuire con delle strategie che alleviano il dolore (cambio di postura, esercizi…).
E’ interessante verificare di quale tipo di vertigine soffra il paziente. Può essere una sensazione di illusione di movimento al di fuori dell’individuo, come se il mondo esterno ruotasse intorno al soggetto, oppure può essere la persona a sentirsi roteare nello spazio. Il secondo caso non è tipico di vertigine cervicogenica, ma è più comunemente associato a disordini vestibolari.
La durata degli episodi di vertigine è un altro importante fattore che distingue la vertigine cervicogenica dalle altre. Ogni episodio termina in minuti o ore e di solito non è continuativo, ma può ripetersi nei giorni, mesi o anni.
Le vertigini tipo cervicogenico di solito non includono un problema di acufene nè la perdita dell’udito. La presenza di tali sintomi fa propendere per un altra diagnosi, di tipo vestibolare, e a volte è associata anche al nistagmo, un’oscillazione dello sguardo.
Lo specialista deve escludere anche cause di tipo cardiovascolare che potrebbero provocare i sintomi, come l’insufficienza dell’arteria vertebrale. In tal caso, si ha un pericoloso abbassamento del flusso del sangue nel vaso. Oltre ad un’analisi attenta del rischio cardiovascolare, lo specialista utilizza anche dei test specifici esistenti per questa patologia.
A questo punto, lo specialista determina se sia necessario effettuare degli esami strumentali. Se il paziente ha un problema del tratto cervicale severo o si sospettano dei problemi cardiovascolari, potrebbero essere richiesti degli esami aggiuntivi. Esistono dei test clinici per valutare l’instabilità cervicale e per l’arteria vertebrale: sono test provocativi, che dovrebbero essere usati sempre con cautela. Se sono positivi, è indicato effettuare delle immagini radiografiche. Le arterie vertebrali sono vasi sanguigni che seguono una direzione posteriore e laterale verso la testa. Passano all’interno dei fori vertebrali nella cervicale bassa e si uniscono in un’unica arteria detta basilare a livello dell’osso occipitale. Sono importanti nella valutazione delle vertigini perchè potrebbero subire un’occlusione o un restringimento, causando sintomi a livello cervicale e di orecchio interno.
Uno screening di tipo neurologico potrebbe essere necessario in presenza di sintomi radicolari lungo i dermatomeri, problemi di forza, sensibilità e alterazione dei riflessi. Solo in casi severi sarà necessaria una visita da un neurologo. Disordini centrali vestibolari possono dare vertigini costanti oppure sintomi generalizzati di vertigini.
Nella valutazione vestibolare, vengono indagati il nistagmo, movimento involontario e rapido degli occhi, l’acuità visiva dinamica e statica, il riflesso vestibolo oculare. L’osservazione del nistagmo è molto utile per determinare se il sistema vestibolare è coinvolto. Risultati positivi al test vestibolare non devono escludere il vertigine cervicogenica, in quanto il paziente potrebbe avere anche due cause simultanee di vertigini. Se il paziente ha una disfunzione vestibolare, si iniziano i trattamenti per questo tipo di problema da un otorinolaringoiatra. Se ciò non porta alla completa risoluzione dei sintomi, potrebbe esserci anche un altro tipo di problema, dovuto ad esempio alla cervicale.
In assenza di sintomi severi, si deve proseguire con la valutazione dell’articolarità della cervicale Non esiste un test specifico necessario e sufficiente per fare una diagnosi, ma se compaiono dei sintomi tramite movimenti attivi o passivi della cervicale, è un’informazione utile per il professionista.
A questo punto, è importante sapere che anche dal punto di vista fisioterapico è possibile effettuare una valutazione e dei trattamenti per questo problema. Ecco i vari step valutativi e le diverse possibilità di fisioterapia per le vertigini da cervicale:
Il fisioterapista valuta in primis la zona cervicale per comprendere l’area da trattare durante la fisioterapia per le vertigini da cervicale. In particolare la valutazione manuale cervicale comprende:
Nell’esame fisico effettuato nella sedute di fisioterapia per le vertigini da cervicale, si dovrebbe riuscire ad evocare proprio il dolore riferito dal paziente stesso, oppure un sintomo correlato.
Una volta individuato il tessuto scatenante i sintomi, il fisioterapista può trattare l’area tramite:
In correlazione alla terapia manuale effettuata dal fisioterapista, vengono proposti degli esercizi da effettuare anche a casa in autonomia. Questi, possono includere:
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