fisioterapia per piede piatto
I piedi, reggono tutto il nostro peso, ma ci prendiamo abbastanza cura di loro? La fisioterapia del piede piatto, ad esempio, è fondamentale sia nel trattamento conservativo che nel caso di trattamento chirurgico.
In questo articolo cercherò di spiegarvi cosa è, come si diagnostica e soprattutto quali terapie ed esercizi si possono fare durante il percorso di fisioterapia per il piede piatto.
Si definiscono piedi piatti quando l’ arco plantare mediale è più basso della norma o completamente assente. In poche parole, chi soffre di questa modificazione anatomica ha la pianta dei piedi che appoggia del tutto, o quasi, al suolo.
Come potete osservare sui vostri stessi piedi, sul bordo interno c’è una zona rialzata che non appoggia per terra. Questa zona prende il nome di arco plantare mediale, la cui altezza varia da soggetto a soggetto.
Come detto in precedenza, i piedi piatti – o meglio piede piatto – sono una modificazione anatomica in cui l’arco plantare è assente o molto ridotto. La presenza di un arco plantare della altezza corretta ci assicura di distribuire il peso corporeo sul piede, in maniera corretta, e una camminata efficace con conseguente minor rischio di problemi muscolo-scheletrici agli arti inferiori.
Nelle persone con piedi piatti, invece, l’appoggio del piede è alterato con la conseguenza di una distribuzione anomala del peso sui piedi che saranno inclini a soffrire di dolori e processi degenerativi di articolazioni, muscoli, ossa e legamenti; generalmente i piedi piatti sono una modificazione che colpisce entrambi i piedi, ma in alcuni casi può interessare solo un piede.
I bambini piccoli sembrano sempre avere i piedi piatti per due motivi:
Tra i fattori che possono favorire l’insorgenza del piede piatto di tipo adattivo risaltano:
Normalmente il piede piatto è asintomatico, ma nei rari casi in cui si presenta una sintomatologia, ci troveremo in presenza di disturbi quali:
Il termine pronazione descrive la rotazione del piede verso l’interno, appena dopo il suo appoggio a terra e fa parte della fase di appoggio del ciclo del passo.
Parleremo di iperpronazione, quando il piede, durante la fase d’appoggio, ruota troppo o ruota quando non dovrebbe; questa eccessiva rotazione sposterà il peso del corpo sul lato interno del piede: mentre cammina, ma soprattutto mentre corre, il soggetto che presenta iperpronazione porterà tutto il peso sul bordo interno dei piedi.
Questa modificazione, farà si che, per contrastare la mancanza di equilibrio il piede contrasterà questa condizione con una rotazione contraria che andrà a modificare la biomeccanica del ginocchio e dell’anca, con tutte le conseguenze del caso.
Non è sempre facile sapere quando rivolgersi ad un medico, qui sotto ti elencherò i casi in cui sarà bene farlo:
Gli specialisti a cui rivolgersi sono il podiatra e l’ortopedico.
Saranno questi due specialisti che attraverso un esame obiettivo e l’anamnesi, faranno la diagnosi. Generalmente si ricorrerà ad esami più specifici solo se il paziente riferirà dolore intenso al piede, alla caviglia, al ginocchio. Potranno essere prescritti alcuni test diagnostici, come radiografia, TAC, ecografia o risonanza magnetica.
Se non ci sono sintomi e non causa nessun tipo di dolore o fastidio, il piede piatto non richiede alcun trattamento specifico. Mentre, se causa dolore, a seconda della gravità della modificazione anatomica, lo specialista dovrà decide se procedere con una terapia conservativa o con una terapia chirurgica.
Per terapia conservativa intendiamo tutte quelle pratiche non chirurgiche che vengono utilizzate per migliorare la situazione patologica. Non è quindi la soluzione al problema. Nel caso di piede piatto, per esempio, potremo:
Ma vediamo nella pratica qualche esercizio di allungamento muscolare che potrebbero inserire nel vostro programma di fisioterapia del piede piatto.
Gli specialisti tendono ad ricorrere all’intervento chirurgico, quando la sintomatologia è particolarmente invalidante e la terapia conservativa non sarebbe utile.
Le tecniche chirurgiche che si utilizzano per il piede piatto, sono diverse e variano a seconda della modificazione atomica a cui ci si trova davanti. Possiamo quindi affermare che ogni caso va valutato da uno specialista che deciderà con la sua equipe che tipo di intervento eseguire.
Ovviamente, sarà necessario eseguire una fisioterapia per il piede piatto per riprendere a deambulare e a compiere tutti i movimenti che il piede compie naturalmente.
La maggior parte degli esercizi che inseriranno nel programma fisioterapico per il piede piatto sono descritti sopra. In aggiunta vi verranno somministrate delle terapie manuali ed esercizi passivi nella prima parte della riabilitazione post intervento.
Altri esercizi che potrebbero inserire nel programma di fisioterapia per il piede piatto sono:
Controllare il peso, consente di non sovraccaricare troppo la volta plantare con il rischio di farla collassare verso il terreno.
Fare attività fisica in maniera costante, servirà a mantenere tonica la muscolatura della volta plantare e quindi a sostenerla.
Utilizzare calzature comode, che ben si adattano alla struttura anatomica del piede.
Correggere posture errate perchè, senza entrare ora nel merito della questione, il mantenimento di posture scorrette può incidere negativamente sulle nostre volte plantari!
Questi sono i primi consigli che mi sento di darvi. Se vuoi ricevere più dettagli sulla fisioterapia per il piede piatto o per prenotare una valutazione fisioterapica puoi contattarmi con una mail.
Dott. Fabio Marino
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