fisioterapia per il collo
Fisioterapia per il collo
Recenti studi e revisioni degli ultimi dieci anni hanno riconosciuto il dolore al collo tra i più importanti problemi fisici della popolazione dal punto di vista muscolo scheletrico, dopo la schiena e la spalla. Il dolore al collo viene descritto come un sintomo spiacevole associato ad un danno attuale o potenziale del tessuto nella regione del collo. La zona comprende un’area che parte dalla linea nucale superiore e continua fino al livello della spina della scapola. Il dolore al collo può includere problemi cervicali, di mal di testa e sindromi radicolari.
Il dolore al collo può derivare da un trauma o spesso è correlato ad un sovraccarico o ad una posizione mantenuta.
Può essere classificato in 4 gradi:
Si è stimato che il 50-85% dei soggetti con dolore al collo avrà una recidiva entro 1-5 anni. Tra i soggetti lavoratori, la percentuale sembra essere ancora più alta: il 60-80% dei lavoratori con dolore al collo ha dichiarato di avere avuto lo stesso sintomo entro solo un anno dopo la prima manifestazione dolorosa.
E’ fondamentale comprendere quale sia il tipo di mal di collo presente, in modo da avere una chiara prognosi. Anche gli interventi attuabili dipendono dalla prognosi. Si può intervenire in modo limitato, tramite la sola educazione del paziente, oppure saranno necessari dei trattamenti o degli interventi specifici. Ad esempio, possono essere fattori prognostici negativi un dolore al collo persistente, la presenza di altri dolori muscolo-scheletrici, uno stile di vita poco attivo e la manifestazione di stress psicosociale.
Durante il primo accesso dallo specialista, egli dovrà valutare i segni ed i sintomi presenti ed individuare eventuali campanelli d’allarme, che possano indicare la necessità di ulteriori esami o diagnosi mediche. Lo specialista intervisterà il paziente riguardo le condizioni generali, le limitazioni nella vita quotidiana ed eventuali restrizioni nella partecipazione alla vita sociale. Infatti, anche la valutazione dei fattori psicosociali è importante, perchè questi potrebbero influire negativamente sul dolore al collo. Potrebbe essere chiesto il paziente di valutare su una scala da 1 a 10 il suo problema, dove 1 rappresenta “nessun dolore” e 10 un “dolore insopportabile”. Successivamente, verrà effettuato un esame fisico, facendo un’ispezione a riposo e durante i movimenti, oltre che durante alcune attività segnalate dal paziente come fattori scatenanti. Importante sarà anche la valutazione del controllo muscolare.
Se lo specialista classifica il soggetto come un paziente con dolore di grado 1 o 2, senza complicazioni e con un decorso normale, è sufficiente poco più dell’educazione del paziente come intervento. In particolare, il programma prevede:
Se il soggetto ha un dolore di grado 1 o 2, ma prolungato nel tempo, non influenzato da fattori psicosociali, l’obiettivo del fisioterapista è quello di guidare il paziente verso un veloce ritorno alle attività di vita quotidiana e prevenire la cronicità del dolore. Il programma di fisioterapia comprende:
In caso di soggetti con dolore al collo di grado 1 o 2, con decorso prolungato e con stress psicosociale associato, il trattamento può essere simile al profilo precedente, ma tenendo conto che i fattori psicosomatici possono avere una grande influenza sul dolore, anche in assenza di problemi strutturali importanti. Il programma fisioterapico comprende:
Per i soggetti con dolore di grado 3, con presenza di sintomi neurologici, potrebbe essere considerato in aggiunta ai trattamenti precedenti l’utilizzo del collare cervicale. Esso potrebbe essere preso in considerazione per la riduzione del dolore severo, ma solo in un piccolo momento della giornata e per poche settimane. Infatti, un uso prolungato potrebbe essere più dannoso che positivo.
I soggetti con presenza di segni o sintomi di patologie strutturali importanti necessitano di una diversa valutazione specialistica prima di effettuare qualsiasi trattamento. Alcuni esempi possono essere:
Ecco un elenco di semplici esercizi per il collo. Sarà il tuo fisioterapista a consiglierti quelli più adatti al tuo caso specifico.
Flessione del capo: piegare la testa in avanti
Estensione del capo: portare la testa indietro
Rotazione del capo: girare la testa a destra e a sinistra, avvicinando il mento alla spalla
Flessione laterale: inclinare la testa a destra e a sinistra, avvicinando l’orecchio alla spalla
Circonduzione: fare un giro completo della testa, unendo tutti i movimenti precedenti. Compiere il movimento lentamente
Esercizi di stretching:
Esercizi di stabilizzazione
Eseguire una flessione della cervicale alta utilizzando i muscoli flessori profondi, con l’aiuto del fisioterapista. L’esercizio viene eseguito dapprima da supino e poi da seduto e in piedi.
Mantenere la posizione precedente ed eseguire movimenti con le braccia, sempre su indicazione del terapista.
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