fisioterapia per gomito del golfista
Come comportarsi in caso di gomito del golfista o epicondilite..
In questo articolo parleremo di quanto può essere utile la fisioterapia per il gomito del golfista…ma di che patologia stiamo parlando?
Il gomito del golfista è un dolore localizzato sull’epitroclea, che rende dolorosi o quando è molto grave, anche impossibili alcuni movimenti semplici come ruotare la maniglia della porta, stringere la mano, o utilizzare alcuni strumenti.
L’epitroclea è un distretto anatomico che di trova all’altezza dell’articolazione del gomito: è facilmente individuabile flettendo il gomito a 90 gradi, e ruotando la mano ponendo il palmo verso l’alto. L’area sotto il gomito, appunto è quella interessata dall’epitrocleite, ovvero l’infiammazione dei muscoli che si inseriscono sull’epitroclea.
Questa patologia viene definita “gomito del golfista” in quanto il golf è uno di quegli sport che spesso genera infiammazioni all’epitroclea ma possono esserne colpiti, anche altre persone che non hanno nulla a che vedere con lo sport come muratori e manovali, o chiunque esegua ripetutamente dei movimenti di flessione del braccio e rotazione del polso.
Fisioterapia per il gomito del golfista: Il gomito del golfista è un dolore localizzato sull’epitroclea
La causa dell’epitrocleite (o gomito del golfista) è il sovraccarico funzionale dei muscoli che trovano aggancio sull’epicondilo mediale dell’omero; infatti, l’esasperata ed eccessiva sollecitazione di questi muscoli e quindi un sovraccarico funzionale, attraverso una ben precisa gestualità, produce uno stress a carico dei tendini collegati, tale per cui quest’ultimi s’infiammano e diventano dolorosi (anche alla palpazione).
L’epitrocleite è l’infiammazione dei tendini derivante dall’uso eccessivo dei muscoli che consentono:
L’epitrocleite, pertanto, è il risultato della ripetizione esasperata e molto volte combinata (es: afferrare un oggetto con forza e flettere il polso) dei suddetti gesti.
Il gomito del golfista colpisce soprattutto:
La ripetizione, per oltre due ore e con una tecnica impropria, di movimenti a rischio.
A favorire la comparsa dell’epitrocleite sono fattori come:
L’epitrocleite è una vera e propria patologia degenerativa: un’infiammazione al tendine che, diventata cronica, porta alla degenerazione del tessuto tendineo.
Tra i sintomi del gomito del golfista, i principali sono:
Il dolore aumenta se si compiono delle azioni di pronazione del braccio o di flessione della mano. L’esempio più calzante è appunto il movimento che compie il golfista per colpire la palla, ma sono molte le azioni quotidiane che possono causare il dolore: ruotare le maniglie delle porte, stringere la mano a qualcuno, usare un cacciavite, stringere la mano in un pugno o sollevare dei pesi.
Una volta stabilita la presenza della patologia, che fare?
Il medico specialista saprà consigliarti la terapia più adatta in caso di epitrocleite. L’iter più comune per eliminare l’infiammazione e il dolore prevede:
Se anche la fisioterapia per il gomito del golfista non funziona e lo specialista lo ritiene opportuno, nei casi più gravi si può ricorrere a delle infiltrazioni di cortisone, fino a giungere all’operazione per rimuovere il tessuto degenerato, a seguito della quale è necessario immobilizzare la parte con un tutore per il gomito fino alla ripresa funzionale.
Stretching e il rinforzo dei muscoli flessori del polso.
Oltre ai consigli dati in precedenza è fondamentale eseguire alcuni esercizi “must”, che non dovrebbero mai mancare, nella fisioterapia per il gomito del golfista (tendinite dell’avambraccio). Tra questi lo stretching e il rinforzo dei muscoli flessori del polso. Questi esercizi saranno fondamentali per supportare la guarigione riorganizzando al meglio le fibre degenerate dei tendini secondo le linee di forza del muscolo. Stretching, stretching attivo e rinforzo muscolare sono le parole d’ordine per velocizzare la cura. Tra tutti questi esercizi lo stretching attivo (quello generato dalla contrazione del muscolo antagonista) deve prevalere sugli altri. Una muscolatura dell’avambraccio sbilanciata, sia a livello di forza che di lunghezza, porterà facilmente il gomito ad essere soggetto a traumi.
Adottate questi esercizi in modo graduale quando l’infiammazione non è più acuta e senza evocare dolore. La pratica non deve essere invasiva ed eccessiva ma quotidiana e i tempi di guarigione possono richiedere anche 1-3 mesi. Una volta guariti evitate tutti quegli esercizi (come le trazioni supine e il curl con bilanciere dritto) che possono mettere a rischio i vostri gomiti. È molto facile ricadere in recidive che riguardano i gomiti e l’epitrocleite.
La prevenzione dell’epitrocleite si basa sul:
Per prevenire l’aggravarsi dell’epitrocleite è fondamentale astenersi immediatamente da qualsiasi attività che evochi dolore, anche se quest’ultimo è sopportabile o controllabile con un FANS.
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