Le “artriti autoimmuni” è il nome dato ad un gruppo di diverse artriti in cui il sistema immunitario di una persona attacca se stesso (ad esempio: l’artrite reumatoide). Esistono numerosi tipi di artrite e le cause che ne inducono la comparsa possono avere natura traumatica, metabolica, infettiva, autoimmune o idiopatica.
Noi analizzeremo nello specifico le artriti di natura autoimmune e qui di seguito ti elenco alcune delle forme più comuni di artrite autoimmune:
Questo tipo di artrite autoimmune è la più comune, che di solito causa gonfiore e dolore alle mani, ai piedi e ai polsi. il sesso femminile ne è più colpito.
L’artrite psoriasica può verificarsi in persone con una condizione della pelle chiamata psoriasi. La psoriasi causa l’accumulo di aree squamose sulla pelle. La maggior parte delle persone sviluppa prima la psoriasi e poi l’artrite, ma può anche avvenire il contrario.
Si manifesta con dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni. Le aree articolari interessate possono essere quasi ovunque sul corpo, inclusi colonna vertebrale, ginocchia, dita della mano, dita dei piedi o altro.
L’artrite reattiva si verifica in persone che hanno presenti nella propria storia clinica alcune infezioni batteriche (ad esempio: la Shigellosi). Insieme al dolore alle articolazioni, può causare arrossamento degli occhi, bruciore durante la minzione o eruzione cutanea sulla pianta dei piedi o sui palmi delle mani.
La spondiloartrite anchilosante causa l’artrite della colonna vertebrale, con conseguente dolore e rigidità delle articolazioni spinali.
Questo tipo di artrite colpisce le articolazioni pelviche, il sacro e la colonna vertebrale.
Detta anche artrite reumatoide giovanile è una malattia che colpisce le articolazioni provocando infiammazione. Il termine “idiopatica” indica che non se ne conosce la causa esatta ma solo il meccanismo con cui si produce l’infiammazione, mentre “giovanile” significa che l’esordio dei sintomi avviene prima dei 16 anni.
Il reumatismo palindromico è un raro tipo di artrite che provoca episodi o attacchi di infiammazione articolare che poi si risolvono. L’artrite palindromica colpisce spesso le dita, i polsi e le ginocchia. I sintomi includono dolore, gonfiore, rigidità e febbre.
Questo tipo di artrite è quella più comune tra le persone anziane ed è la causa principale di disabilità fisica, soprattutto tra le donne dopo i 45 anni di età. Lesiona le cartilagini e conseguentemente comporta spesso un contatto diretto tra le ossa nelle articolazioni. Si manifesta su mani, collo, zona bassa della schiena e sulle articolazioni su cui si scarica il peso del corpo, come le ginocchia, i fianchi e i piedi.
Una malattia autoimmune che comporta infiammazione di articolazioni, pelle, reni, cuore, polmoni, vasi sanguigni e cervello.
Ognuna di queste condizioni può causare una grande quantità di disagio e gonfiore delle articolazioni.
Mentre i sintomi dell’artrite autoimmune variano a seconda del tipo specifico di artrite di base, alcuni sintomi generali associati all’artrite autoimmune includono:
I sintomi specifici invece variano tra i tipi di artrite autoimmune. Ad esempio, nell’artrite reattiva si possono presentare anche congiuntiviti, Pertanto, sono possibili sintomi, quali:
I fattori di rischio per l’artrite autoimmune dipendono dal tipo specifico di artrite. Tuttavia, la genetica ed una storia familiare di una condizione specifica, possono influenzare la probabilità di una persona di sviluppare un’artrite autoimmune. Tuttavia, anche i fattori ambientali possono essere corresponsabili. Poiché l’artrite autoimmune causa un’attacco del sistema immunitario, i medici hanno cercato di identificare quali fattori ambientali potrebbero contribuire:
Anche il sesso di una persona può influenzare il suo livello di rischio a seconda del tipo di artrite. Ad esempio, le donne hanno una probabilità due o tre volte più alta di sviluppare artriti reumatiche rispetto agli uomini. Tuttavia, gli uomini sviluppano la spondiloartrite anchilosante più spesso rispetto alle donne.
Ad oggi, purtroppo, non esiste alcuna cura farmacologica universalmente riconosciuta come efficace per trattare definitivamente le artriti autoimmuni; nonostante ciò, i farmaci ed alcune strategie terapeutiche non farmacologiche (ad esempio la fisioterapia) possono controllare la sintomatologia, alleviare il dolore e prevenire la comparsa di danni permanenti.
Alcune persone con forme lievi di artrite autoimmune possono trarre beneficio dall’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Questi includono ibuprofene o naproxen. Per altri tipi di artrite, un medico può prescrivere farmaci chiamati anti-reumatici di Fondo (DMARD) che si basano su principi attivi diversi con effetto immuno-soppressore, tra cui il metotrexato, la minociclina e la sulfasalazina.
Se i DMARD non dovessero risultare efficaci nel trattamento dell’artrite autoimmune, un medico potrà prescrivere dei modificatori della risposta biologica o “agenti biologici”. Questi farmaci bloccano le comunicazioni del sistema immunitario che possono portare ai sintomi dell’artrite autoimmune. Esempi di agenti biologici includono:
A volte la persona affetta può prendere questi farmaci in combinazione con DMARD, in particolare il metotrexato. I farmaci purtroppo possono avere effetti collaterali che causano complicazioni . I DMARDs e biologici, ad esempio, sono immunosoppressori che possono lasciare le persone sensibili alle infezioni.
Un ruolo sicuramente importante è quello della fisioterapia che attraverso un opportuno percorso riabilitativo permette un buona mantenimento della condizione fisica generale (esercizi attivi che richiedono uno sforzo muscolare importante sono utili per prevenire la perdita di forza muscolare, di mobilità e con esse i deficit di equilibrio; ovviamente le articolazioni malate non tollerano grandi pesi e devono quindi essere trattate con le opportune precauzioni).
È molto importante abbinare un’attività cardiovascolare a qualche esercizio di rafforzamento; la ricerca indica infatti che la malattia non viene accelerata o aggravata se il paziente si spinge leggermente oltre i suoi limiti in queste aree.
L’esercizio fisico aiuta a ridurre il gonfiore e il dolore alle articolazioni e rinforza i muscoli, oltre ad attenuare l’affaticamento. Ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a individuare le attività fisiche più adatte a te. Durante gli esercizi o subito dopo potresti percepire un po’ di fastidio: questo è normale e non deve limitare le tue attività sportive. Ascolta il tuo corpo e non aver paura di muoverlo e farlo lavorare.
Nel primo caso, si applicano impacchi e spray raffreddanti e si eseguono massaggi con il ghiaccio direttamente sull’articolazione dolorante allo scopo di raffreddarla riducendo la sensibilità dei nervi presenti.
Nel secondo caso, si utilizzano cere, microonde, ultrasuoni e vapore per aumentare il flusso sanguigno e incrementare la tolleranza al dolore e la flessibilità. La scelta della terapia più appropriata dipende dal tipo di artrite diagnosticata.
Essendo l’artrite una patologia destinata a rimanere, che possiamo solo “tamponare”, il mio consiglio è di fare un piccolo investimento per comprare un macchinario da ultrasuoni per poterlo effettuare comodamente a casa. Può essere la soluzione migliore piuttosto che passare la vita dal fisioterapista. Qui ti consiglio il macchinario per ultrasuoni che faccio solitamente comprare ai miei pazienti. Il macchinario sonovit costa relativamente poco ed è ricco di programmi tra i quali quello per l’artrite. Puoi vederlo da qui.
In qualche caso vengono proposti ausilii che permettono di ridurre il dolore e di muoversi meglio. Soprattutto nell’ambiente domestico è importante promuovere l’uso di appoggi e di sostegni che evitino il rischio di cadute, ad esempio nella doccia o nel bagno.
Nei casi più gravi, la chirurgia può costituire l’ultima opzione terapeutica, nel tentativo disperato di correggere il danno articolare; alcuni pazienti affetti da artriti autoimmuni gravi necessitano di protesi articolare.
Oltre ai trattamenti farmacologici per le artriti autoimmuni, un medico raccomanderà probabilmente anche dei cambiamenti nello stile di vita e scelte che potranno portare benefici ad una persona con una malattia autoimmune.
Esempi di cambiamenti dello stile di vita per gestire forme autoimmuni di artrite includono:
Una persona che ha l’artrite autoimmune dovrebbe anche parlare con il proprio medico di altri passi che si possono intraprendere per migliorare la propria salute generale.
Se ti è interessato l’articolo per l’artrite autoimmune della mano ti consigliamo di leggere anche:
Fisioterapia per la periartrite: può essere utile?
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Dott. Fabio Marino
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